lunedì 10 settembre 2007

3° EPISODIO

Effetto Droste
Episodio 3

Scena 1

Il gruppo si materializza in un night. Tutti e quattro si trovano intorno alla macchina del professor Swiss, sotto a una ballerina che si esibisce in una lap dance strusciandosi su un palo.
Spaesati per lo spostamento dimensionale, il gruppo segue il professore di locale in locale, in una Montreal simile a Las Vegas, tutta neon e divertimenti sfrenati.
All’alba, si ritrovano alla stazione degli autobus. Fresca come una rosa, come se non fosse andata nemmeno a riposare, trovano la ballerina di lap dance in una castigata uniforme da bigliettaia.

Scena 2

Comprando alcuni quotidiani, Sara si rende conto che si trovano a Montreal e la data sembra essere corretta. E’ solo che il mondo non pare più lo stesso. Non ci sono notizie di politica o economia: solo pagine su pagine di cronache di divertimenti e spettacoli.
Per capire di più la realtà in cui si trovano, Sara suggerisce di andare dove dovrebbe essere la sua casa. Il luogo sembra identico, anche la vicina, Liz, è la stessa. Tranne per il fatto che si offre a tutti!
Sara controlla sull’agenda in casa e si rende conto di avere appuntamenti per tutte le 24 ore del giorno. In quella dimensione, le persone non riposano mai. Lavorano di giorno e si divertono di notte.

Scena 3

Mentre il suo assistente e l’agente Verlain stanno cercano di allontanare gentilmente la vicina di casa senza accettare le sue avances, il professor Swiss segue Sara nella sua camera e l’abbraccia. La giornalista sembra non respingerlo ma si limita a dirgli che “non è il momento”

Scena 4

L’agente Verlain entra nella stanza e interrompe i due. Chiede al professore perché aveva detto al suo assistente di portarli al suo magazzino se poi aveva deciso di raggiungerli. Il professore ancora una volta copre l’operato di Newman.

Scena 5

Mentre la vicina di Sara ci riprova con l’agente e il professore, Newman si apparta per una telefonata ma i due riescono solo a sentire poche frasi “Sì, va bene. Sarà fatto. Ma penso che sarà molto difficile”

Scena 6

L’improvviso arrivo di alcune volanti della polizia e un’irruzione di agenti porta il gruppo a fuggire dalla casa di Sara. Purtroppo la fuga dura poco e il professore viene arrestato.
L’agente Verlain, però, interviene con la sua autorità di agente della National Security Agency e lo prende in custodia.

Scena 7

Flashback: in un anonimo ufficio, il professor Swiss incontrata Adam e Verlain.
Adam gli spiega che la richiesta di fondi per i suoi esperimenti è stata negata dai vari dipartimenti ma il suo progetto è ritenuto interessante dalla NSA che quindi gli fornirà la somma necessaria per migliorare il prototipo e l’agente Verlain avrebbe fatto da tramite.

Scena 8

Sara insiste per tornare alla macchina ma il professore si impunta perché siano chiarite le intenzioni di tutti. Soprattutto vuole che sia fatta chiarezza sui comportamenti del suo assistente

Scena 9

L’arrivo in scena di due S.U.V. neri da cui scende Adam e altri agenti in completo nero costringe il gruppo a fuggire verso il night dove era rimasta la macchina di Swiss. Adam ordina a Verlain di fermare gli altri ma l’agente è titubante. Newman si getta in strada e ferma un’auto guidata da un’anziana signora. Rudemente, la costringe a scendere mentre gli altri del gruppo salgono. Anche l’agente Verlain sale, disobbedendo all’ordine del suo superiore. Gli manda un messaggio con il suo blackberry e gli dice che ha bisogno di ulteriori informazioni prima di agire.

Scena 10

Primo piano del professor Swiss che dice:
“Qualcosa è andato storto…”

Scena 11

Dopo aver forzato la porta del night, il gruppo si stringe intorno alla macchina.
Il professor Swiss apre uno sportellino nella parte bassa della macchina e taglia un cavetto, dicendo “Adesso basta!”

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